“L’idea di creare un luogo in cui ritrovarsi conoscersi e farsi coraggio è molto bella e giusta.”

Renzo Piano, in una nota sul Progetto Arca.

 

Il Progetto Arca nasce dalla necessità di fornire un “luogo di comunità sicuro” alla storica cittadina di Norcia, ferita dalla lunga serie di eventi sismici che hanno messo in profonda difficoltà le comunità dell’Italia centrale nel corso della seconda metà del 2016. Il Progetto, promosso dall’associazione “I Love Norcia”, intende porsi quale “risposta” mirata ad una “crisi” che non interessa soltanto il costruito, quanto soprattutto la coscienza collettiva di una popolazione scossa nelle sue fondamenta sociali, relazionali, culturali.

 

NORCIA. UN’IDENTITÀ FERITA, MA FORTE.

L’identità di Norcia ha radici antiche, è portatrice di una tradizione illustre. Norcia ha rappresentato da sempre un fiore all’occhiello del patrimonio culturale, paesaggistico, gastronomico e storico artistico del «Bel Paese».

Come afferma l’antropologo Marc Augé, i borghi dell’Italia centrale sono “luoghi dell’identità, non solo cristiana, ma dell’Occidente “. Norcia incarna davvero un’idea, un modello di civiltà, un modo di vivere. Un’idea di eccellenza che è da sempre alla base della sua identità.

È questa idea che è stata ferita dal terremoto, insieme alle case, alle chiese, alle attività produttive; è l’identità stessa della civitas che è stata scossa per l’ennesima volta dalla distruzione.

La ferita di Norcia non riguarda solo l’ambito ristretto geografico politico della città o del suo territorio, ma rappresenta un vulnus per l’intera identità italiana ed europea. La perdita delle chiese di Norcia è come uno strappo nella memoria collettiva dell’occidente, una perdita che inevitabilmente assume una valenza anche simbolica, oltre che immediatamente economica e sociale.

Ma l’identità di Norcia è forte: più volte ha affrontato la sfida della ricostruzione con fierezza e determinazione, rialzandosi ogni volta più forte e più consapevole. Il rispetto delle disposizioni antisismiche, dopo i terremoti del 1979 e 1997, ha permesso di evitare altre vittime: Norcia incarna un modello virtuoso, un esempio da seguire.

Non vogliamo e non possiamo immaginare un’idea di Italia e di Europa senza Norcia. Ricostruire Norcia è una sfida che riguarda tutti coloro i quali abbiano a cuore le radici della civiltà occidentale. Con questo spirito fiero, e insieme lucido, determinato e non pietistico, è nata l’associazione “I Love Norcia”, per portare avanti progetti concreti per aiutare la Città di Norcia in uno dei suoi momenti più difficili. Il Progetto più importante su cui oggi l’Associazione intende puntare è proprio il Progetto Arca.

 

IL PROGETTO ARCA. DAL “SOGNO” AL “PROGETTO”.

Il progetto ARCA nasce dalla volontà collettiva di “risanare la ferita”, e insieme di guardare al futuro di Norcia con rinnovata fiducia, grazie ad uno spazio fisico e ad un aggregato culturale concettuale che sia capace di diventare un reale punto di riferimento per l’intera Civitas nursina.

L’idea alla base del Progetto è quella di realizzare una struttura ampia, costruita secondo le più avanzate norme antisismiche, capace di offrire un primo rifugio ai cittadini di Norcia e del suo territorio in caso di emergenza sismica, pensando soprattutto alle fasce più deboli della popolazione (anziani, donne e bambini). La struttura sarà dunque fornita delle dotazioni necessarie al primo soccorso, all’accoglienza temporanea e alle altre esigenze tra le quali spicca quella della socialità, dello stare insieme, del ritrovarsi per superare la paura. Il Progetto“Arca” coniuga i concetti di “sicurezza”, di “rifugio”, di “punto di riferimento”, intendendo porsi da subito come una nuova presenza sul territorio, capace di intercettare i bisogni e limitare i disagi della popolazione nei suoi momenti più duri.

L’idea alla base del Progetto “Arca” tuttavia non è solo quella di realizzare un “rifugio anti-sismico”: ”Arca” vuole rispondere con l’utopia di un sogno alla distopia del terremoto, marcando una nuova e diversa modalità di affrontare l’ennesima ricostruzione della nostra Città. È volontà prioritaria dell’Associazione, nella sua veste di “rappresentante” della cittadinanza, creare un luogo fisico che sia anche un aggregato culturale ed un laboratorio per la “costruzione” sociale ed etica della comunità, attraverso le risorse che si stanno raccogliendo e che si raccoglieranno nei prossimi mesi grazie alla generosità delle donazioni e all’attenzione della solidarietà internazionale.

Se, infatti, nei momenti di crisi “Arca” si porrà quale risposta logistica immediata per far fronte all’emergenza, in tempi di normalità la sua identità di “punto di riferimento” sarà altrettanto viva e forte, grazie ad una spiccata vocazione polifunzionale dei suoi spazi e alla possibilità di ospitare contesti di fruizione eterogenei.

 

Nella prima bozza di Progetto per ARCA sono emerse già alcune indicazioni salienti:

 

Arca sarà il “luogo sicuro” per eccellenza, capace di fornire un pronto rifugio soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, proteggendo non solo la loro incolumità ma anche la socialità indispensabile a superare la paura. Una delle ricadute più drammatiche di questo tipo di situazioni risiede infatti nel “trauma sociale” che la collettività si trova a dover affrontare, un problema questo i cui effetti nel medio e lungo periodo – se non opportunamente affrontati fin da subito – possono arrecare danni alla comunità meno tangibili di quelli fisici, ma altrettanto gravi in termini di qualità della vita, salute pubblica e grado di benessere di una popolazione.

 

Arca sarà il luogo della “Costruzione di una nuova Civiltà tra i giovani”: il luogo dove costruire non solo nel momento della crisi ma soprattutto nella normalità del quotidiano una nuova socialità, evoluta, per i più giovani, per accompagnarli in un percorso di crescita collettiva responsabilità, sostenibile e con l’attenzione verso il loro essere cittadini del mondo. ARCA potrà ospitare laboratori didattici, iniziative ed eventi culturali, attività scolastiche o para-scolastiche, campi studio, azioni collettive ad alto impatto sociale. Un luogo simbolico e insieme concreto del “paesaggio” di Norcia.

 

Arca sarà “incubatore” dell’intelligenza collettiva di Norcia e del suo territorio: grazie alle sue dotazioni tecnologiche sarà il luogo dove studiare e crescere come imprenditori e lavoratori; start up, progetti di impresa, programmi di sviluppo, troveranno in ARCA il contesto ideale per fiorire, attraverso la facilitazione dell’interazione collettiva e lo scambio di saperi, l’invito di personalità del mondo della cultura, della scienza, dell’impresa, per aiutare la popolazione a costruire il presente lavorando dall’interno, invece di aspettare passivamente gli aiuti – ancorché importantissimi – che arrivano dall’esterno. All’interno di ARCA, nella normalità della vita quotidiana, potranno trovare spazio iniziative, progetti ed eventi dedicati alla sostenibilità sociale, artistica ed energetica; la “ri-costruzione” può diventare straordinaria opportunità di “costruzione” virtuosa, improntando alle teorie e alle pratiche più avanzate le soluzioni progressivamente messe in campo.

 

ARCA sarà il luogo della memoria, perché la memoria è il fondamento – anche in senso biologico – dell’identità, non solo degli individui ma anche dei popoli; una parte di questo spazio potrà essere dedicata ad accogliere il Museo della Memoria, un luogo dove esorcizzare collettivamente l’incubo del Terremoto, facendo proprie tutte le modalità più aggiornate per la musealizzazione degli asset intangibili; accanto alla sua funzione più squisitamente museale ARCA sarà un luogo deputato all’alta formazione sulla gestione dell’emergenza sismica, in collegamento con i forum mondiali sulle nuove tecniche di prevenzione e sicurezza in campo sismico, generando così nuovi saperi e nuovi mestieri, e contribuendo al contempo alla rinascita economica e sociale.

 

Con “Arca” il concetto di “ri-costruzione” lascia spazio a quello di “costruzione”: la sfida è quella di declinare al presente l’impegno tipicamente rivolto al “futuro”. Affermava S. Agostino che “il futuro non esiste inquanto deve ancora essere”: ci piacerebbe fare nostro il senso di questa frase, cogliendolo come sfida, come provocazione etica, come intento programmatico, per fare di Norcia ancora una volta un’eccellenza del buon vivere, capace di porsi come un modello virtuoso.

 

ARCA: REALIZZARE IL SOGNO.

Il Progetto Arca pone alla cittadinanza di Norcia una sfida ambiziosa: sapere intercettare gli aiuti della comunità nazionale e internazionale, e convertirli in una soluzione o in un insieme di soluzioni capaci di sprigionare “valore reale” per la Città e le popolazioni di un territorio che è, oggi, davvero “allo stremo”. Arca può davvero andare in questa direzione, evitando di disperdere risorse e intelligenze progettuali in azioni farraginose o di profilo non adeguato, come troppo spesso  purtroppo accade ed in cui rischierà di trovarsi Norcia.

Per raggiungere questo obiettivo ambizioso ci occorre “tutta l’intelligenza possibile”, non solo a livello locale, in termini di capacità di reazione e di visione, ma soprattutto in termini di competenze di alto livello, grazie ad interazioni virtuose con istituzioni, associazioni, esponenti del mondo accademico e scientifico, che vogliano sposare e far loro la causa di Norcia, e in particolare quella del Progetto Arca. Con questo spirito l’Associazione, che promuove il Progetto, si sta oggi muovendo per cercare interlocutori di eccellenza, per iniziare a dare vita al Progetto Arca.

In particolare due sono gli ambiti operativi individuati come prioritari: uno è quello della Comunicazione strategica, con la creazione di un brand del Progetto e dello Spazio Arca adeguato al compito delicato di comunicare la crisi, per superarla, senza cadere nella trappola retorica della “pietà”; con questo scopo l’Associazione ha già contattato alcuni esponenti di autorevoli network di comunicazione a livello nazionale, che possano accompagnare il progetto in tutte le sue fasi e dotarlo di un “brand” inteso quale “piattaforma relazionale”,  come strumento fondamentale per veicolare la “narrazione” di Arca, e quindi il  suo significato profondo, consentendo l’avvio e il mantenimento di rapporti  di valore con categorie di  pubblici influenti e di stakeholder, sia a livello locale sia nazionale e internazionale.

L’altro e quello della Progettazione architettonica, che rappresenterà le vere “fondamenta” di Arca, L’indicazione di Renzo Piano è stata in tal senso fondamentale, e ha quasi il valore di un endorsement: occorre un intervento di assoluta qualità architettonica per rispondere alla “domanda” implicita posta dal Progetto Arca, un intervento di caratura internazionale, capace anche di intercettare e sostenere le attenzioni dei pubblici del progetto a fronte della notevole visibilità internazionale che questo inevitabilmente genererà.

Tra i due “livelli” immagiamo un’interazione forte e virtuosa, anche in termini di collaborazione tra “team di lavoro” che possano crearsi intorno al “cantiere” del Progetto. La bozza del Progetto del resto non può ancora essere considerata come un “brief” strutturato: essa rappresenta semmai un primo spunto, da far crescere insieme agli esponenti della migliore scuola dell’architettura italiana, per dare concretamente vita e forma all’idea da cui nasce, accompagnando “Arca” nella più difficile delle transizioni: quella da “sogno” a “progetto”.

 

“[…] chiediamo di poter agire, di poter fare. Su quelle pietre c’è la nostra cultura, la nostra identità. Abbiamo bisogno di ricostruire quei paesaggi […].”

 

Nicola Alemanno, Sindaco di Norcia

 

L’associazione “I Love Norcia”

L’associazione “I Love Norcia” assomma esponenti del mondo istituzionale, produttivo, sociale della città Norcia; è stato costituito seguendo 4 principi:

  • Rappresentazione delle anime della nostra Comunità
  • Statuto che garantisca dinamismo ed operatività
  • Obiettivi chiari
  • Procedure Trasparenti

Si caratterizza ad oggi per un Consiglio Esecutivo, creato dai soci Fondatori per rappresentare l’anima della Comunità di Norcia. Il Consiglio assomma esponenti del mondo produttivo, istituzionale, associativo, accademico; esperienze e sensibilità diverse unite da una visione e da fini comuni. Oltre ai Soci Fondatori dell’Associazione, esso annovera anche il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, il Parroco di Norcia, Don Marco Rufini, il rappresentante del sistema scolastico di Norcia, Rosella Tonti ed il Presidente del Consorzio degli Imprenditori di Norcia Roberto Canali.

Nello svolgimento delle attività dell’Associazione il Consiglio è affiancato da un Consigliere Onorario, nella Persona del Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, da un “Consiglio dei Nursini” che annovera i rappresentanti delle Associazioni operanti sul territorio Nursino da almeno due anni e con almeno venti associati ciascuna e da un “Consiglio dei Saggi”, composto da persone che si sono distinte in ambito nazionale ed internazionale per valore e impegno sociale nel mondo delle istituzioni, della cultura, dell’economia, dell’imprenditoria, della formazione, dello sport, del terzo settore e negli ambiti in cui opera l’Associazione.

I “Donor” che sostengono Norcia attraverso l’Associazione si raggruppano in: un “Club dei Grandi Benefattori”, composto da persone fisiche o giuridiche, enti pubblici o privati e istituzioni che hanno sostenuto e/o si impegnano a sostenere economicamente “I Love Norcia” con donazioni/contribuzioni nella misura minima stabilita dal Consiglio Esecutivo, o mettendo a disposizione la propria immagine a livello nazionale o internazionale per diffondere le finalità di “I love Norcia”;

Il gruppo “Gli Amici di I Love Norcia”, rappresenta le persone, fisiche o giuridiche, residenti o con sede in Norcia, nati a Norcia o che comunque abbiano un legame con il territorio Nursino e che condividano le finalità dell’Associazione ed effettuino elargizioni di qualsiasi entità a sostegno dei suoi Progetti.